Il titolo di questo post, ed il video qui sopra che sta spopolando da qualche settimana sui social sono ovviamente una provocazione. Credo moltissimo nel Team Building, ma spesso c’è l’errata concezione che fare una discesa in rafting con i colleghi, andare a fare il tiro alla fune, o la “trust fall” ossia la caduta della fiducia, che per fortuna sta passando un po’ di moda, siano i metodi migliori per creare unione in un team.
Ne parlavo qualche giorno fa mentre tenevo un corso in un’importante azienda Italiana. È ovvio che durante una delle suddette attività nessun collega ti lascerà mai cadere perché gli stai sulle scatole in azienda o ti tirerà un remo in testa, perché nutre dei risentimenti nei tuoi confronti per un torto subito durante un conflitto in ufficio. Ma cosa accadrà al vostro rientro in ufficio, dopo aver terminato l’attività? Molto probabilmente nulla, perché chi ce l’aveva con te continuerà ad avercela, chi pensava prima della discesa di rafting che tu fossi un’incompetente molto probabilmente continua a pensarlo.
Fare TEAM BUILDING se analizziamo bene la parola vuol dire “COSTRUIRE IL TEAM” e non è attraverso un’attività semi ludica che si può raggiungere questo obiettivo, bisogna infatti appianare e risolvere definitivamente i conflitti in un ambiente protetto, con professionisti che possano guidare il Team in questo processo evolutivo per poi trovare obiettivi e direzioni comuni.
Solo allora le persone di un team torneranno in azienda con voglia di fare, con una riconsiderazione del collega che hanno accanto e di quanto importante sia il concetto (che ultimamente nelle sessioni di Team dei miei clienti continuo a ripetere) dell’andare tutti verso la stessa direzione che spesso coincide con il benessere del team e ovviamente dell’azienda.
Grazie per aver letto e alla prossima.
Riccardo